giovedì 23 gennaio 2014

Addio a Claudio Abbado

Il 20 gennaio 2014, il grande direttore d'orchestra Claudio Abbado ci ha lasciato dopo lunga malattia, aveva 80 anni. Nella sua brillante carriera artistica ha guidato alcune tra le più prestigiose orchestre del mondo come la Scala, la Staatoper di Vienna e la Berliner Philharmoniker. In agosto 2013 era stato nominato senatore a vita.
Oltre ai suoi grandi meriti artistici, forte anche il suo impegno nella divulgazione della musica, soprattutto a favore delle categorie sociali più emarginate. Si è sempre dato da fare per valorizzare i giovani talenti, creando nuove orchestre come la European Union Youth Orchestra, la Mahler Chamber Orchestra e l'Orchestra Mozart. Direttore stabile della Scala di Milano dal 1968 al 1986, lasciò questo teatro a causa di contrasti con la direzione amministrativa e artistica. Nel 2008 cercò di scambiare con l'allora sindaco della città, Letizia Moratti, un suo ritorno alla Scala con 90mila alberi piantati a Milano e dintorni, un progetto appoggiato anche dall'architetto Renzo Piano, ma che purtroppo fallì. Solo il 30 ottobre 2012 Claudio Abbado è ritornato alla Scala per un concerto, dopo ben 26 anni. Si è battuto fortemente contro i tagli alla cultura in Italia in questo ultimo periodo di crisi economica. Partecipò per questo nel 2010 anche alla trasmissione televisiva di RAI3, Vieni via con me.
Nel 2008, Claudio Abbado alla direzione dell'Orchestra Mozart eseguì Pierino e il lupo di Prokoviev, in quell'occasione Roberto Benigni, suo caro amico, era la voce narrante.
Ieri, in suo omaggio si è tenuto un concerto all'Auditorium della Musica a Roma. Forte commozione del Presidente Napolitano nel discorso iniziale. Anche alla Scala di Milano si terrà prossimamente un concerto in onore del maestro.
In ricordo di Claudio Abbado, uomo semplice nonostante le sue alte qualità morali e intellettuali, vi consiglio la lettura di un'articolo del luglio 2009 riapparso sulla rivista l'Espresso, in occasione della sua morte.
"Noi tutti abbiamo perso oggi un protagonista eccezionale della cultura italiana, amato e rispettato ovunque nel mondo e che ha donato tutta la sua vita alla musica". (Massimo Bray, Ministro dei Beni Culturali)

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